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| Le fotografie paesaggistiche molte, troppe volte risultano anonime e rimangono senza incutere interesse in chi le guarda. Ora vediamo alcuni modi per evitare ciò: Primaditutto bisogna osservare attentemente ciò che ha colpito la nostra attenzione, un modo utile per far arrivare questa nostra sensazione è dare un titolo (mentalmente) alla foto che si basi su, appunto, ciò che ha colpito la nostra attenzione. Per esempio se c'è una vasta radura con un albero isolato molto grande potremmo pensare ad un titolo come "La maestosità dellalbero solitario", in questo modo saremo portati a mettere in risalto ciò che nel paesaggio in cui stiamo ci ha interessato. Poi bisogna creare delle linee guida, che sono delle linee che, a nostra insaputa, guidano il nostro occhio nell'immagine, queste possono essere dalla strada che si gira e rigira intorno a delle colline, una strada perfettamente dritta, una staccionata, un campo arato in un verso, ecc. queste linee guida devono portare l'occhio dell'osservatore al punto della fotografia che ci interessa far risaltare. Passiamo ora al colpo d'occhio: è quando appena si guarda la fotografia l'occhio va a puntare immediatamente su un determinato punto dell'immagine, questo serve per concentrare ancora di più l'attenzione su un solo punto (quello che ha il punto d'interesse). Passando poi alla Regola dei Terzi concludiamo: la regola dei terzi dice che mettendo un oggetto dove si intersecano le linee che dividono in tre parti uguali la foto, quest'ultima risulterà più dinamica e meno statica.
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